Spaghetto al volo risottato alla colatura di alici

La penisola italiana è senza dubbio una straordinaria riserva di prodotti particolari, piccole tradizioni che si perdono nella notte dei tempi.
Tra queste chicche culinarie c’è la colatura di alici prodotta a Cetara, sulla costiera amalfitana, in provincia di Salerno. Ha una tradizione molto antica: pare somigli al garum, un antico condimento utilizzato in epoca romana e in seguito recuperato da alcuni monaci che, in età medievale, ne ricominciarono la produzione. Si tratta del “succo” delle alici sotto sale, esposto al sole, poi filtrato e fatto ripassare nel barile delle alici prima che, filtrato nuovamente, sia pronto per la consumazione. La colatura è un condimento altamente proteico, composto da aminoacidi liberi e pertanto immediatamente assimilabili dall’organismo. Ha un’alta percentuale di cloro, sodio, fosforo, e contiene anche calcio e ferro. Possiede inoltre proprietà tonificanti per lo stomaco, controlla il pH e aiuta i processi digestivi: è consigliata alle persone che hanno disturbi quali mal di gola, adenoidi e rafforza il sistema immunitario.

 

Ingredienti

400 gr spaghettini (spaghetto al volo Verrigni)
1 spicchio d’aglio
200 ml di brodo vegetale
2 cucchiai colatura di alici di Cetara
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva italiano
Briciole di pane artigianale tostate
la scorza di 1/2 limone (solo la parte gialla)
origano secco

 

Procedimento

In un’ampia padella riscaldare 1 cucchiaio d’olio con lo spicchio d’aglio schiacciato, unire gli spaghetti e il brodo caldo poco alla volta come per un risotto e mescolare.

Dopo 2-3 minuti unire la colatura di alici, allontanare dal fornello unire il restante olio: la pasta dovrà risultare umida.

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Servire cospargendo con briciole di pane e una spolverata di origano.

Per questa preparazione ho utilizzato il particolare “spaghetto al volo” formato pasta  dell’Antico Pastificio Rosetano VERRIGNI con tempo di cottura di 3 minuti.

La pasta VERRIGNI da impasto di grano duro italiano e acqua del Gran Sasso con trafile in bronzo o in oro e lasciato essiccare lentamente in camerini mobili a bassa temperatura, una pasta che dona sensazioni speciali, ricercate, divertenti che bisognerebbe concedersi il pregio di conoscere.

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