Quando Gaetano Verrigni si pose il problema di cosa potesse significare trafilare la pasta in oro piuttosto che in bronzo in azienda l’idea non riscosse un grande successo… Si temeva che potesse sembrare uno scherzo, un’esagerazione! In realtà l’intuizione fu felice se il primo a descrivere le caratteristiche di questa novità fu un maestro come Massimiliano Alajmo.

L’impasto attraversa l’oro con dolcezza, l’attrito è mitigato rispetto al bronzo ed ecco che la porosità della superficie dei formati trafilati in oro è diversa, maggiore ma anche provvida di profumi e croccantezza. Questi gli aspetti principali, ma non i soli se altri grandi protagonisti della nostra cucina, hanno scelto di ospitare Spaghettoro e Fusilloro nelle loro pregiate e meravigliose cucine. Alessandro Seccia, amico di famiglia di Francesca, maestro orafo in Pescara, è stato prezioso per la realizzazione di questo progetto unico al mondo. Unico al mondo per ora, in quanto di difficile realizzazione, ma l’Italia è terra di artigiani e la maestria porta alla realizzazione dei sogni.

L’ oro prezioso per una pasta preziosa…