Un marchio di tutela per il Tondino del Tavo

Un marchio di tutela per il Tondino del Tavo è quanto conta di ottenere nei prossimi mesi il relativo Consorzio di tutela

per identificare, rendere riconoscibile e proteggere dalle varie possibilità di frodi sul mercato il prezioso fagiolo prodotto – solo ed esclusivamente – nel comprensorio dei 7 paesi nella vallata del fiume Tavo da Farindola a Cappelle. Una difesa necessaria – fanno presente i produttori consorziati schierati in difesa del made in Italy nostrano – perché in commercio di Tondini del Tavo ne vengono spacciate imitazioni di qualità ben inferiore, in formato sfuso e a prezzi oscillanti da 4 a 15 euro con l’effetto di confondere il consumatore su prezzo e qualità. “L’iter per la richiesta del marchio di tutela si concluderà a fine febbraio, solo entro 18-24 mesi potremo ottenere l’ambito riconoscimento dal ministero delle politiche agricole” spiega l’agronomo Giovanni De Lucia, anima con altri dieci produttori dell’associazione Fagioli Tondino del Tavo di Loreto Aprutino, oggi costituita in consorzio di tutela Tondino del Tavo. Come da statuto, scopo del consorzio è di disciplinare le fasi di produzione, confezionamento e vendita del profumato fagiolo bianco perla dalla buccia sottilissima e selezionato esclusivamente a mano. Tra gli scopi vi è la promozione di ogni utile iniziativa di salvaguardia della tipicità e delle caratteristiche peculiari, oltre al sostegno della commercializzazione in Italia e all’estero. Per quest’anno la produzione di Tondino si attesta su circa 50 quintali di prodotto secco. Secondo il disciplinare infatti il fagiolo fresco non può denominarsi Tondino del Tavo. “Spesso” sottolinea Fabio Belfiore, agricoltore custode a Loreto Aprutino “troviamo nei nostri piatti e nei ristoranti dei cugini meno famosi e non altrettanto buoni dell’autentico Tondino, rinomato per le apprezzatissime qualità nutrizionali e organolettiche”. Sul fronte della promozione del vero made in Italy è anche Francesca Petrei Castelli dell’antico pastificio Verrigni di Roseto, in prima linea con l’azienda agricola Valentini di Loreto nella commercializzazione del prodotto: “L’azione di tutela è indispensabile” afferma “se manca la corretta informazione il consumatore non sarà mai in grado di riconoscere la qualità autentica”. Un supporto strategico di promozione sul territorio arriverà dal Gal Terre Pescaresi.

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