Ricetta di Cristiana Curri
dal Blog Le chicche di Cristiana
Pochi ingredienti, materie prime selezionate e qualche accorgimento ed il risultato sarà fantastico. Dedico questa ricetta a Marco Ricci con il quale ho disquisito amabilmente su questo piatto.
La vita è una combinazione di pasta e magia.
(Federico Fellini)
Ecco qui gli ingredienti principali ed ovviamente l’aglio, un po’ di prezzemolo ed anche il peperoncino secco. Tutto qui. Le dosi sceglietele voi in base alla vostra fame, in genere 80 gr a persona di Spaghettoro dovrebbero andare bene. Ma questa è una pasta speciale. Semola di grano duro italiano, selezionato con passione ed un pizzico di follia imprenditoriale. Trafilatura in oro! Un amido che colora l’acqua di bollitura di bianco e che sprigiona un profumo unico di buono. Tanto amore e cultura in un pacco di pasta. Quindi scegliamo un Spaghettoro Verrigni con uno stupendo olio abruzzese dell’Azienda Agricola Solagnone (TE).
Mettiamo in un tegame tipo wok, l’olio e l’aglio a fettine. Io abbondo con l’aglio quindi ne metto circa uno spicchio a testa. Aggiungete lo Jalapeno tagliato in piccoli cubetti (quelli bravi dicono brunoise) e una spolverata di peperoncino secco. L’aglio non deve scurire altrimenti diventa amaro, per fare abbassare la temperatura dell’olio, potete aggiungere con delicatezza un mestolo di acqua calda di cottura della pasta. Fate piano altrimenti schizzate ovunque. In una bella pentola capiente, portate ad ebollizione l’acqua e salatela. Versate gli spaghetti e girateli con un forchettone (ma va?).
A me la pasta piace molto al dente, quindi considerate il vostro grado di piacimento ed a metà cottura prendete dalla pentola gli spaghetti e versateli nel wok conservando l’acqua di cottura. Iniziate a mantecare la pasta aggiungendo l’acqua di cottura. Più la maltrattate, più si formerà quella deliziosa cremina di amido e la Pasta Verrigni è molto generosa in questo!
Dovete essere bravi a mantenere la giusta umidità della pasta fino a portarla a fine cottura. A questo punto una spolverata di prezzemolo e via in tavola (ovviamente il peperoncino nel piatto è decorativo, non lo mangiate intero!). Se ci grattate su un po’ di bottarga di muggine, avrete un piatto strepitoso ancora più gustoso.