Pasta al salmone e finta panna

Certo, pare strano, ma un semplice formato di pasta può portare con sè incancellabili ricordi e diventare quasi un fenomeno di costume. Proverbiali ormai nella loro capacità di adattamento, risolvono molte situazioni trasformandosi a seconda delle esigenze: dall’improvvisata di un gruppo di amici, alla voglia irresistibile di stuzzicare l’appetito nelle ore più impensate, fino alla più classica delle tavolate familiari. Nella grande famiglia delle penne… rigate, lisce, corte, lunghe, grandi o piccole ne è nata una nuova…quadrata! Caratterizzata dalla sua spigolosità e dal classico taglio obliquo, a pennino, dà a ogni piatto un aspetto vivace e stuzzicante. Perfetta in ogni occasione, la nuova pennotta ha incontrato il favore di tutti, e anche il mio: la sua dimensione ridotta e la profonda rigatura le permettono di amalgamarsi al condimento, esaltandone al meglio tutte le sfumature di sapore. Chi può dimenticare le mitiche penne panna e salmone dei mitici anni ’80? Perché non rivederle in versione spigolosa?

 

Ingredienti

350 g pasta nuovo formato pennotta Verrigni
200 g salmone affumicato Upsdream
erba cipollina fresca
150 g riso bollito (già cotto)
olio extravergine di oliva italiano
zucchero
sale, pepe

 

Procedimento

Privare il salmone affumicato della pelle e ridurre in piccoli dadi conservando gli eventuali ritagli.
Portare a ebollizione abbondante acqua leggermente salata e mettere in cottura la pasta formato pennotta Verrigni.
Con un l’aiuto di un frullatore ad immersione ridurre in crema il riso lessato unendo qualche ritaglio di salmone, 1 cucchiaino di zucchero e qualche stelo di erba cipollina, diluendo il tutto con un mestolo di acqua di cottura della pasta.
Trasferire la crema di riso in una padella ed unirvi la pasta molto al dente e mantecare il tutto unendo qualche cucchiaiata di acqua di cottura e 1 cucchiaio di olio extravergine. Trasferire la pasta nei piatti da portata ultimando il piatto con la dadolata di salmone, l’erba cipollina precedentemente tagliuzzata e del pepe a piacere.

 

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Con questa ricetta Monica Bergomi ha presentato PENNOTTA durante CIBUS 2016

Per questa preparazione ho utilizzato Pennotta VERRIGNI trafilata al bronzo.
Quattro anni fa dalla costante ricerca di innovazione nella tradizione nacquero i formati quadrati: Soqquadro, Ri-quadro e Pi-quadro, ispirati al notissimo spaghetto quadrato tipicamente abruzzese e di centenaria tradizione denominato “Chitarra abruzzese”. Oggi gli ottimi grani esclusivamente italiani che il pastificio abruzzese seleziona per la sua produzione si trasformano in tre nuovi formati: pennotta, maquadro e qubetto. La storia di Verrigni affonda le sue radici nella curiosità di un viaggiatore che alla fine dell’Ottocento porta in Abruzzo l’esperienza del vissuto di altre regioni del sud dove aveva, incuriosito, osservato la pasta stesa al sole.
Il Sud, la Campania, l’Abruzzo, la Puglia: regioni vocate alla pastificazione, baciate da un sole caldo e prodigo di quel calore necessario per asciugare la pasta ed offrirla buona e croccante al consumatore.
A distanza di più di cento anni Verrigni conserva la passione dei fondatori, l’etica di scegliere sempre il meglio delle materie prime e soprattutto l’obiettivo di non snaturare queste ultime, essiccando sempre a bassa temperatura e quindi con lunghi tempi di attesa che garantiscono bontà e salubrità.